Galileo Galilei, muore nell'anno
di nascita di Newton.
Il contesto storico nel quale operò
Galilei è essenzialmente barocco. La
religione in questo periodo da un lato deteneva un ruolo chiave nell'opinione
pubblica, dall'altro veniva scardinata sempre più nel profondo dalle nuove
scoperte scientifiche, che Galilei per primo intraprese in maniera sistematica e
rigorosa. La cultura appunto, e Galilei
in primo luogo, furono oggetto di una forte, talora violenta repressione da
parte della Santa Inquisizione, la quale condannò senza mezzi termini scoperte
e teorie (scientifiche, sociali, filosofiche) che si contrapposero ai dogmi
religiosi.
Newton condusse invece le
sue ricerche lontano dal clima di repressione venutosi a formare ad opera
dell'Inquisizione, sia per l'epoca storica che per il luogo in cui visse. Egli
si andò piuttosto a porre in un contesto culturale nuovo, da poco sorto, quale
era quello delle Accademie, che molto favorì la sua attività.
In secondo luogo, il contesto socio-politico nel quale i due si
formarono ebbe notevole importanza.
Galilei fu fortemente
condizionato dal contesto socio-politico italiano e dal timore di subire
persecuzioni da parte della Chiesa.
Newton visse in una Inghilterra
nella quale stava prendendo piede un nuovo spirito di carattere borghese ed
imprenditoriale, fortemente orientato ad innovazioni a carattere sia sociale
che economico che politico.
Galileo e Newton si occuparono
principalmente della scienza intesa come fine a se stessa e della matematica
applicata allo studio della natura.
In particolare Galilei applicò la
fisica e la matematica non tanto all'arte quanto più alla tecnica.
Infine Galilei e Newton furono i
maggiori esponenti di quella che viene definita la rivoluzione scientifica del
Seicento. Il secondo utilizzò i risultati raggiunti da Galilei e Keplero
formulando un'unica legge capace di spiegare sia i movimenti dei corpi celesti
che di quelli terrestri.
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